
Propongo, come a volte mi capita di fare, alcuni articoli...la loro portata è indiscutibile e perlomeno affascinante, almeno quanto è disorientante la prospettiva, se ancora di prospettiva si può parlare...tra una quantità di tempo diranno: un tempo c'erano binari, strade, rotte, tutte si fondavano sul principio della linea, più spesso una linea poco distante da un'altra, che proseguiva sorella, parallelamente...le chiamavano vie...poi successe che anche le linee scoprirono di non capirsi, si sentivano diverse, presero ad allontanarsi. L'uomo sulla via iniziò a chiedersi se fosse un miraggio pareva proprio che i margini si stessero allargando, lui non ci fece troppo caso, del resto non poteva fermare il suo cammino e dopo poco si accorse di essere su uno spazio aperto, nessun margine certo! ora poteva correre a caso, poteva fare curve o cerchi, non avrebbe fatto differenza.
Si narra che passato del tempo si trovò a disperarsi, non sapendo dove fosse, cercava una traccia ma aveva dimenticato troppo presto il bagliore tenue che affascinava il suo orizzonte...
Gli articoli:
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extitolum:...ci cingeremo con le nostre stesse infinite braccia