venerdì 11 aprile 2008

.......Oddio ci siamo!!!!!


.....Oramai ci siamo davvero,domenica si vota..qualcuno non ci andrà,qualcuno si rifiuterà,qualcuno voterà...abbiamo assistito in questi giorni alle strenue difese sulla giustezza di votare e anche il sostegno obbligato al PD per arginare lo spettro Berlusconi...io mi dissocio dal coro..e non è qualunquismo o indifferenza...è onestà con se stessi almeno per questa volta,premettendo che non ho ancora deciso se votare o rifiutarmi di farlo(andate su http://www.riforme.info/ se siete di questo avviso)voglio segnalare un partito nuovo PER IL BENE COMUNE una lista civica fatta appunto da comuni cittadini e con un programma molto interessante iprontato sull' ambiente,sulla salute su tutte quelle cose,importanti,che in campagna elettorale si dicono poco soprattutto se si deve discutere dell'Alitalia!!!! riporto qui di seguito il programma e consiglio a tutti di leggerlo..e siccome non sono daccordo con andare a votare il pd per non far vincere Berlusconi almeno cerchiamo che qualcuno che "forse" ha davvero voglia di RAPPRESENTARE I CITTADINI si sieda in quello che quasi mi vergogno a chiamare PARLAMENTO..



IL PROGRAMMA

Elezioni
2008


Ambiente, energia e infrastrutture


* No alle grandi opere, quando inutili e dannose (No Tav, No Ponte, No
rigassificatori, No inceneritori)
* No alle centrali a carbone
* Procedere ad un Piano energetico nazionale sulle esigenze della collettività, non
su quella delle aziende.
* Difesa dell'acqua come bene comune che deve restare pubblico
* Sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, con esplicita esclusione dei rifiuti
* Forte impulso al trasporto pubblico, ai veicoli ecologici e al trasporto ciclabile
urbano
* Campagne per il risparmio e l'efficienza energetica, e per l'autoproduzione
domestica di energia. Incentivi alle tecnologie che risparmiano energia, come i
Led nella pubblica illuminazione.
* Creazione di un piano nazionale dove vengono fissati i principi comuni per i Piani
Regolatori che siano ispirati a: diritto alla mobilità, all'ambiente, alla salute e alla
sicurezza (traffico)
* Nuove regole dello sviluppo urbano che tengano conto delle esigenze di un
TRASPORTO a basso costo, a basso impatto ambientale, sicuro e che tenga
conto dei costi della salute pubblica.
* Un albero per ogni nuovo nato, deve essere rispettata, a cura delle
amministrazioni locali.
* Educazione ambientale come materia di insegnamento, a tutti i livelli scolastici.
* Introduzione dei pannolini lavabili negli asili nido, e incentivi alle famiglie per il loro
utilizzo.
Casa
* Ridimensionare le forme speculative sulla casa e renderla realmente accessibile a
tutti i cittadini. La casa è un diritto e come tale non può essere oggetto di
speculazione.
* L'eliminazione dell'ICI per i possessori di un unico immobile e con reddito basso.
* Ripresa investimenti per l'edilizia popolare con priorità ad anziani e giovani coppie.
* Recuperando e ristrutturando il patrimonio residenziale pubblico, sia per ridurre i
costi, sia per contenere il consumo di territorio;
* Requisendo e utilizzando appartamenti sfitti da più di 5 anni, di proprietà di
Banche, Enti ed Assicurazioni.
* Dimezzamento interessi mutui prima casa per intestatari che non superino
€ 35.000 di reddito annuo.

IL PROGRAMMA
2
Coppie di fatto
* Varo di una legge che riconosca lo status di famiglia alle coppie di conviventi,
indipendentemente dal loro orientamento sessuale, estendendo loro i diritti/doveri
delle coppie sposate.

Economia
* Recupero delle risorse finanziarie
* Riduzione dei costi della politica attraverso:
* abolizione di grandi e piccoli privilegi di cui godono parlamentari, ex
parlamentari, consiglieri regionali, comunali e componenti di tutte le strutture
periferiche di governo;
* abolizione dei doppi e plurimi incarichi politici con relative retribuzioni;
* riduzione del numero di ministeri, di assessorati, di commissioni e soppressione
di strutture parassite;
* riduzione del numero di parlamentari, sottosegretari, vicepresidenti, consiglieri
regionali, ...
* adeguamento del trattamento pensionistico dei parlamentari e dei consiglieri
regionali a quello di tutti gli altri cittadini;
* revisione del meccanismo di attribuzione, ai partiti, dei contributi per le spese
elettorali sulla base degli effettivi votanti e non sul numero degli elettori iscritti
nelle liste elettorali;
* abolizione delle Province e delle Circoscrizioni e realizzazione delle aree
metropolitane
* costituzione di una Commissione Nazionale per la valutazione sull'utilità ed
economicità delle opere pubbliche;
Ciò avrebbe il duplice effetto di ridurre il peso fiscale sui cittadini e di riportare la
politica al suo ruolo costituzionale di servizio, restituirle dignità e credibilità,
ridare fiducia a quanti si sono allontanati da essa.
* Ripristino del pagamento dell'ICI da parte degli immobili di proprietà di Enti
Religiosi, adibiti ad attività economiche.
* Riduzione delle spese militari
* Recupero dei finanziamenti impropriamente erogati attraverso il meccanismo dei
certificati verdi / CIP6
* Utilizzo dei Fondi Dormienti, delle riserve auree e monetarie acquisite dalla Banca
D'Italia, e dei diritti di Signoraggio che ora la Banca d'Italia incamera, dalla BCE, al
posto dello Stato Italiano.


IL PROGRAMMA
3

Tasse
* Lotta all'evasione fiscale, a cominciare dalla enorme quantità di beni mobili ed
immobili della criminalità organizzata.
* Esenzione fiscale totale per i redditi più bassi
* Introduzione della Tobin Tax per tassare la speculazione e dare priorità alle spese
sociali
Razionalizzazione della Pubblica Amministrazione
* abbattimento dei centri di potere pubblico che utilizzano impropriamente ingenti
risorse finanziarie con logiche personalistiche e gestiscono servizi di interesse
pubblico utilizzando competenze esterne, lautamente retribuite, piuttosto che
quelle interne esistenti già retribuite.
* riorganizzazione delle amministrazioni centrali e periferiche degli Enti dello Stato
con il contributo delle intelligenze e delle competenze, esistenti al loro interno,
secondo un piano di lavoro studiato e progettato sinergicamente.


Salari


* Definire un livello minimo dei salari sufficiente per una vita dignitosa attraverso
interventi diretti e indiretti.
* De-tassazione totale dei redditi fino al limite minimo considerato come soglia di
sopravvivenza (15.000 euro lordi?)
* Piani per la piena occupazione a livello dei comuni.
Pubblica amministrazione
* Definizione di parametri meritocratici su partecipazione democratica dei cittadini,
rapporto spesa / abitanti, rapporto abitanti / servizi erogati.
* Condizioni di assunzione nell'amministrazione della cosa pubblica - specie per le
cariche più alte - con criteri di trasparente e comprovata esperienza e
professionalità
* Revoca della carica in caso di appurata insoddisfacente prestazione.
* Abbassamento dei compensi e dei rimborsi/bonus, investimento dei fondi così
risparmiati nel miglioramento del servizio erogato
* Tetto massimo per le spese correnti e per le opere pubbliche, e per la loro durata,
con riferimento ad una specifica tabella tecnica nazionale
Sostegno alle attività produttive
* Ampio sostegno pubblico alle imprese che adempiendo ai propri doveri fiscali,
puntano alla innovazione, rispettando l'ambiente, i diritti dei lavoratori e le norme
antiinfortunistiche.


IL PROGRAMMA
4
* Studiare la trasformazione dei contributi pubblici alle imprese (conto capitale e
conto interessi) in quote di proprietà pubblica delle strutture e delle aree; con il
doppio risultato di considerarle patrimonio pubblico (rispetto al debito) e di poter
disporre di immobili produttivi, bloccando le attuali "delocalizazioni" che si
trasformano in speculazioni immobiliari e potendo così favorire la collocazione di
nuove attività imprenditoriali nella medesima struttura, considerando la quota di
proprietà pubblica come contributo al nuovo insediamento .
* Fissare il costo massimo del denaro per le aziende produttive familiari.


Giustizia


* Riduzione del numero di Leggi e accorpamento tematico.
* Progetto per la divulgazione e la fruizione delle norme ai cittadini.
* Varo in tempi brevi di una legge sul conflitto d'interessi
* Piano triennale per abbreviare i tempi della giustizia, che preveda:
* Riequilibro degli organici nei vari tribunali;
* Definire una tabella base per valutare la produttività di Magistrati ed avvocati;
* Rafforzare ed assegnare maggiori funzioni alla rete dei Giudici di Pace.
Immigrazione
* Accoglienza e riconoscimento del diritto di cittadinanza
* Chiusura immediata dei CPT
* Garantire i diritti agli immigrati, che, osservando i propri doveri, sono una risorsa
VITALE per il Paese, per aumentare l'integrazione sociale ed economica e ridurre
il rischio di emarginazione
* Lotta decisa al lavoro nero, politiche di integrazione e per la casa, l'istruzione e
l'accesso ai servizi.
* Cancellazione dell'attuale normativa e istituzione di una legge che tenga conto
delle reali possibilità di integrazione e dei diritti dei migranti, libero da ogni logica
discriminatoria, che riconosca pari diritti e opportunità ai cittadini stranieri


Informazione


* Televisione pubblica con ridotta pubblicità e canone dimezzato.
* Massima espansione di Internet accessibile a basso costo.
* Revisione dei finanziamenti pubblici all'editoria radiotelevisiva e giornalistica.
* Risorse per la Rai da reperire con la tassazione generale, dopo aver moralizzato
gli attuali incarichi professionali
Istruzione e Formazione
* Istruzione pubblica e di buon livello per tutti
* Rilancio della scuola pubblica con fondi e strutture adeguate.


IL PROGRAMMA
5
* Cancellazione del finanziamento pubblico alle scuole private non convenzionate e
utilizzo di tali fondi per incrementare il personale docente, promuovere corsi di
aggiornamento per i docenti ed il risanamento degli edifici scolastici
* Revisione delle assegnazioni di risorse finanziarie pubbliche al "sistema della
formazione professionale"; recupero dei finanziamenti pubblici illecitamente
erogati.
* Revisione dei criteri di accertamento del corretto impiego dei finanziamenti, per un
effettivo controllo sulla formazione erogata e sull'esito in termini di competenze
acquisite.


Lavoro e previdenza


* Abolizione della legge 30 (legge Biagi).
* Lotta al lavoro nero
* Revisione delle normative per la sicurezza sui posti di lavoro, con l'introduzione di
sgravi fiscali e contributi per le aziende che vanno oltre il rispetto della legislazione
in materia.
* Aumento del numero degli ispettori dei cantieri per la sicurezza sul lavoro.
* Messa in atto di ammortizzatori sociali a sostegno di chi si trova in condizioni di
precarietà lavorativa
* Reddito di cittadinanza per chi è privo dei mezzi necessari per vivere
* Riforma del sistema previdenziale per garantire a tutti i pensionati una buona
qualità di vita
* Vincolo per legge di una quota minima dei bilanci comunali da destinare alle
politiche sociali per combattere le povertà.
Una politica di pace, di disarmo e non-violenza
* Smantellamento degli arsenali nucleari
* Ritiro delle truppe italiane che occupano altri paesi
* No a nuove basi USA e apertura di una trattativa istituzionale con le autorità di
governo americane in merito al ruolo e funzioni delle servitù militari esistenti sul
nostro territorio.
* Ridiscussione del ruolo e delle funzioni della NATO anche in riferimento alla
mutata situazione geopolitica.
* Un anno di tempo per portare in Parlamento tutti i trattati segreti o sui quali sia
stato, in passato, posto il segreto di Stato; successiva abrogazione di quelli non
esaminati.
* Sviluppo del dialogo e della diplomazia per la soluzione dei conflitti internazionali;
uso di volontari della pace come forze di interposizione pacifica
* Rispetto degli impegni presi per i fondi allo sviluppo e alla cooperazione
internazionale


IL PROGRAMMA
6
* Riconversione dell'industria bellica, con incentivi alla riconversione e sostegno
all'occupazione.
* Promozione della cultura della non-violenza attraverso corsi e laboratori scolastici


Responsabilità politica


* Partecipazione dei cittadini e rapporto elettori-eletti
* Norme per la trasparenza e la partecipazione dei cittadini ai bilanci comunali
* Referendum anche propositivi sui temi prioritari, compresi la politica internazionale
e i temi economici-finanziari.
* Legge di responsabilità politica, con verifica periodica del mantenimento delle
promesse elettorali e possibilità di perdita della carica se queste non vengono
mantenute.
* Utilizzo delle nuove tecnologie per consultazioni popolari consultive: internet,
telefonia mobile, digitale terrestre.
Ricerca scientifica
* Alzare il livello dei finanziamenti alla ricerca, adeguandoli a quelli europei.
* Potenziare la ricerca di base.
* Possibilità di destinazione dell'8 x mille alla ricerca scientifica per scopi pacifici.
* Pensionamento docenti universitari over 70, con possibilità di continuare
insegnamento ad honorem, investendo il risparmio in potenziamento della ricerca.


Sanità


* Sanità pubblica e di buon livello per tutti
* Abolizione delle aziende sanitarie ospedaliere e ritorno al concetto di unità sociosanitara,
slegate dalla logica del profitto.
* Rilancio della sanità pubblica con fondi e strutture adeguate.
* Abolizione dei ticket per le prestazioni e gli esami medici.
* Aumento dei finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo.
* Abolizione dell'utilizzo degli psicofarmaci sui bambini
Sicurezza
* Piano triennale per il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli addetti
alle attività di contrasto della criminalità organizzata e dell'elusione ed evasione
fiscale.
* Potenziamento delle attività e dei servizi di riabilitazione, per favorire il
reinserimento di chi ha scontato la propria pena


IL PROGRAMMA


7
Disabilità
* Immediata Ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone Disabili;
* In ottemperanza alla citata Convenzione ONU, definizione di un nuovo piano di
ricerca e monitoraggio delle disabilità. Secondo competenze da definire esso
riguarderà ISTAT Università ed Istituti di Ricerca;
* Riforme delle Prestazioni Economiche per " Invalidi civili " (pensioni) e delle
Indennità di Accompagno. Tali interventi riguarderanno :
* adeguamenti degli importi;
* definizione dei bisogni e superamento di ogni forma di squilibrio - sperequazione
fra disabili, quale causa di situazioni discriminatorie interne ad una medesima
condizione umana;
I maggiori aggravi di spesa verranno sostenuti da una quota recuperata dalla
evasione fiscale;
* Vita Indipendente per i Disabili non Autosufficienti intesa come strumento per l'
esercizio dei diritti umani ? soggettivi, da scorporare dalle generiche prestazioni
per le non autosufficienze (comunque tutelate).
* Definizione di criteri di esigibilità omogenea su tutto il territorio nazionale a mezzo
di:
* Progettualità interdisciplinare a mezzo della centralità dell' utente - protagonista;
* prestazioni di assistenza personale indiretta con controllo della qualità da parte
dell'utente-protagonista e monitoraggio dell'indirizzo della spesa da parte
dell'amministrazione pubblica;
* Riordino degli oneri sociali a mezzo di una nuova fattispecie di contributi
figurativi. Tale assetto non prevede aggravi di spesa se inteso come strumento
alternativo alla vecchia logica degli " istituti " , meglio riconoscibili come serragli -
istituzioni totali;
* Scuola e Università: promulgare leggi che tutelino maggiormente il diritto allo
studio ad ogni livello e su tutto il territorio nazionale in quanto diritto esigibile.
Innescare meccanismi culturali ed organizzativi che portino dal mero inserimento
alla piena integrazione - inclusione;
* Barriere architettoniche - orientative: ottemperanza verso gli orientamenti europei
e promulgazione di normative che definiscano criteri di controllo sulla qualità degli
interventi.
* Riforma del Contrassegno Disabili secondo il modello europeo e definizione di
nuovi criteri organizzativi e di controllo integrato;
* Lavoro: Definizione di criteri metodologici ed operativi per rendere esigibile il
concetto di collocamento mirato;
* Cultura e mass media: maggiore attenzione verso una divulgazione corretta delle
tematiche inerenti il concetto di diversità sociale. In tali ambiti proporre profili
appropriati circa le disabilità.

giovedì 10 aprile 2008

Per un'ultima riflessione politica....


Da una delle varie catene di mail che girano, ho letto, come era indicato, questo articolo di Gramsci che voglio proporvi. Nella mail lo si usava per richiamare ad una ulteriore riflessione sull'astensionismo che pare sarà diffuso, oltre che invitare a votare Veltroni (forse sarà arrivata anche a voi). Io non voglio postarlo per questo, lo dico come dichiarazione retroattiva nel caso in molti pensino ad una mia ingerenza, ma in quanto questo testo può essere letto certamente come una riflessione sull'astensionismo, anche se non sono esattamente quelli i termini della questione a mio parere, ad ogni modo credo potrebbe partire una discussione in merito; intendo sull'uso e il valore dell'astensionismo, oltre che la sua funzione, in generale. Quindi eccolo:



LETTERA AGLI INDIFFERENTI di Antonio Gramsci

Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che "vivere vuol dire essere partigiani". Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L'indifferenza è il peso morto della storia. E' la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica.

L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all'intelligenza e la strozza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, il possibile bene che un atto eroico (di valore universale) può generare, non è tanto dovuto all'iniziativa dei pochi che operano, quanto all'indifferenza, all'assenteismo dei molti. Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. La fatalità che sembra dominare la storia non è altro appunto che apparenza illusoria di questa indifferenza, di questo assenteismo. Dei fatti maturano nell'ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e passioni personali di piccoli gruppi attivi, e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. E questo ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo? Ma nessuno o pochi si fanno una colpa della loro indifferenza, del loro scetticismo, del non aver dato il loro braccio e la loro attività a quei gruppi di cittadini che, appunto per evitare quel tal male, combattevano, di procurare quel tal bene si proponevano.

I più di costoro, invece, ad avvenimenti compiuti, preferiscono parlare di fallimenti ideali, di programmi definitivamente crollati e di altre simili piacevolezze. Ricominciano così la loro assenza da ogni responsabilità. E non già che non vedano chiaro nelle cose, e che qualche volta non siano capaci di prospettare bellissime soluzioni dei problemi più urgenti, o di quelli che, pur richiedendo ampia preparazione e tempo, sono tuttavia altrettanto urgenti. Ma queste soluzioni rimangono bellissimamente infeconde, ma questo contributo alla vita collettiva non è animato da alcuna luce morale; è prodotto di curiosità intellettuale, non di pungente senso di una responsabilità storica che vuole tutti attivi nella vita, che non ammette agnosticismi e indifferenze di nessun genere.

Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano nel sacrificio; e colui che sta alla finestra, in agguato, voglia usufruire del poco bene che l'attività di pochi procura e sfoghi la sua delusione vituperando il sacrificato, lo svenato perché non è riuscito nel suo intento.

Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.



"La Città futura", pp. 1-1 Raccolto in SG, 78-80.

lunedì 7 aprile 2008

Un racconto in un ricordo.... 'A PERFECT DAY FOR BANANAFISH'





"DON'T EVER TELL ANYBODY ANYTHING. IF YOU DO, YOU START MISSING EVERYBODY". (J. D. SALINGER)





L’ho rubato, è in tasca. Tanto non se ne accorgerà, quella borsa è un casino. Come un riassunto, in cui crediamo di leggere le cose che mancano. Non se ne accorgerà, mi ripeto.
Mia madre ha gli occhiali che puntano il finestrino, ma gli occhi mi camminano addosso. Cercano il dialogo, tra le pieghe del cappotto.

Tutto bene?
Mm.
Viene a prenderti tuo padre, se si degna.
Ok ciao.
Esco dalla macchina.
Ne manca uno…
E la faccia, già proiettata sul cancello, torna indietro al finestrino come un elastico. Si fa bianca.
Chiara, sulla giacca!
Non guardo niente, un ricciolo di mia madre che sbrodola dal vetro abbassato. Sgrano con le dita la fila di bottoni. C’è un vuoto all’altezza dello stomaco.
Dai vai, che fai tardi. Sento il colore tornarmi sulle guance.
All’entrata c’è Ljuba, truccata che sembra un panda. Prendo dalla tasca il pacchetto e accendo una sigaretta. Per non tossire gli occhi mi diventano liquidi. Guardo le tette di Ljuba avvicinarsi, con la scritta PERFECT DAY sulla maglietta di pizzo. Ne hai mica una?, mi stanno chiedendo. Porgo il pacchetto: siete grosse persino per essere in quinta, penso. Ljuba ringrazia e sculetta via nervosa, io sorrido alla scritta.
Poi cerco con la mano sullo stomaco. Il vuoto è lì, largo un’asola.

Quel giorno ho letto Salinger, per la prima volta. Un racconto non più lungo di 10 pagine, che mi è ricapitato tra le mani in questo periodo. ‘A PERFECT DAY FOR BANANAFISH’: me lo ricordo per la strana coincidenza con la maglietta di Ljuba e per quei pescibanana che da subito hanno attirato la mia attenzione. Perfect Day… A perfect Day for Bananafish. È strano come i ricordi si aggrappino ai dettagli e vi rimangano impigliati: una scritta applicata su una t-shirt di dubbio gusto, un titolo curioso. Lì, un filo tirato tra il pizzo e la pagina. E se il ricordo è selettivo, il mio si diverte a scegliere accostamenti improbabili…Ljuba se ne va in giro col suo giorno perfetto e un branco di pescibanana a morderle il culo. Non potrei giurare che non sia davvero accaduto.
Comunque io avevo 14 anni e cominciavo ad assomigliare a quel bozzolo di maglioni e sudore che sarei stata per tutta l’adolescenza. Maglioni pezzati di timidezza, i peggiori! Ljuba no, lei era già in quinta e lo è sempre stata per quanto mi riguarda. Nata con le gambe lunghe, il profilo pettinato, il vestito che ti cambia la giornata. Pure il nome esotico le avevano dato, lo stesso che i miei non sapevano pronunciare. Popolare, lei. Mica come me, che ricorrevo a un pacchetto di sigarette rubate per farmi notare.
In classe mi succedeva di preferire alla Storia le storie, quelle al plurale e con la esse minuscola. Che se proprio di guerra bisogna parlare pensavo, meglio farlo con Kurt Vonnegut e il suo ‘mattatoio’. Fu la tecnica a portarmi a Salinger nell’ora di chimica. Il luogo, perché nulla è più importante della prospettiva. Penultimo banco in fondo, vicino alla finestra. Non l’ultimo, che può destare sospetti; il penultimo, protetta da una trincea di compagni attenti alle formule come si aspetta l'arrivo del nemico. In sordina. Il resto era per lo più tecnica, già abitudine: il libro di chimica a coprire quello di racconti, l’occhio sinistro mobile sulla storia, l’occhio destro fisso sullo stronzio alla lavagna. Ogni tanto un cenno col capo allo stronzo di fronte allo stronzio.
Salinger pubblica il racconto nel 1948, sul New Yorker; io lo leggo per la prima volta nel 199... (è così essenziale ricordarlo?) e di nuovo nel 2008, quasi per caso. L’effetto è sempre lo stesso, difficile da gestire. Le storie sono tre e insieme una, in un continuo frammentarsi e ricomporsi dei giorni nel Giorno, dei momenti nel Momento…in senso inverso della Storia nelle storie.
C’è il giorno di Muriel, a laccarsi le unghie in una stanza d’albergo della Florida invasa da agenti pubblicitari. È “il tipo di ragazza che non pianta le cose a metà - qualsiasi cosa - per un campanello”, che parla al telefono con la madre di scottature da luna di miele e dei disturbi del marito Seymour. Entriamo nella vicenda dalla cornetta, ci abbandoniamo ad essa come ad un piano sequenza cinematografico.
E c’è il giorno di Sybil Carpenter, che dice ‘acchiappatoio’ e pensa che sia più di un abito di spugna; e vive il tempo come lo vivono i bambini e gli scrittori. Senza un prima e un dopo, senza l’orologio. E’ una bambina vera, di quelle che Salinger sa raccontare. Ha solo sei anni e il lettore le corre dietro, lascia la stanza d’albergo-gli psichiatri alla moda in vacanza-i pettegolezzi di due donne sdraiate al sole… lascia l’America dal sorriso patinato del secondo dopoguerra. Gira le spalle alla Storia, perché la corsa di Sybil ci sembra più importante e non possiamo lasciarcela scappare. La sua fuga preannuncia quella del più noto Holden Caulfield in “ The Catcher in the Rye”, un libro che ha in sé ciò che nessun romanzo di formazione dovrebbe dimenticare: la critica al mondo adulto. Forse è proprio grazie a Sybil che arriviamo a Seymour e al suo giorno perfetto.
Nel loro dialogo sta la metamorfosi del folle in profeta:
- Signorina Carpenter. La prego. Conosco i miei doveri, - disse il giovanotto. - Tu devi solo tenere gli occhi bene aperti per il caso che passi qualche pescebanana. Questo è un giorno ideale per i pescibanana.
- Non ne vedo neanche uno.
- E’ comprensibile. Hanno delle abitudini molto singolari. Molto, ma molto singolari.
Continuò ad avanzare spingendo il materassino. L'acqua non gli arrivava al petto. - E una vita molto tragica, la-loro, poveretti, - disse. - Lo sai cosa fanno, Sybil?
Sybil scosse il capo.
- Vedi, nuotano dentro una grotta dove c'è un mucchio di banane. Sembrano dei pesci qualunque, quando vanno dentro. Ma una volta che sono entrati, si comportano come dei maialini. Ti dico, so da fonte sicura di certi pescibanana che, dopo essersi infilati in una grotta bananifera, sono arrivati a mangiare la bellezza di settantotto banane -. Avvicinò di mezzo metro all'orizzonte il materassino e la sua passeggera. - Naturalmente, dopo una scorpacciata simile sono così grassi che non possono più venir fuori dalla grotta. Non passano dalla porta.

In una storia per bambini, si scriva di nuovo con la minuscola, Seymur Glass (reduce di guerra, sposato alla donna sbagliata, affetto da disturbi senza un nome) fa di un giorno qualunque un giorno perfetto. E il racconto del pescebanana e della sua ingordigia é forse la vera Storia dell'uomo...ma che importa saperlo, l'importante è arrivare alle grotte di Seymour e alla fine del giorno.
Ancora una cosa sull'inimitabile linguaggio di Salinger. Asciutto, tanto reale quanto evocativo. I suoi dialoghi svelano senza dire, tagliano via il grasso di quel maiale che è la realtà, lasciando sul piatto il cuore, che a forza di aspettere aveva smesso di battere. SEEN-BUT-UNNOTICED, direbbe qualcuno. Così a rileggerlo, 'A PERFECT DAY FOR BANANAFISH', mi ritrovo ad aspettare... come facevo a 14 anni, sui gradini della scuola. Una sigaretta rubata e una regalata. Attendere, parola dopo parola, che si sciolga quel grumo di confusione che ci fa stare in apnea. Scoprire, frase dopo frase, che il giorno perfetto è un momento. Trovare un buco al posto di un bottone. Infilarci un dito per riempirlo e ritrovarlo allargato. Un'asola e un mignolo.

P.S. Tzè, il finale col cavolo che ve lo anticipo... correte a leggerlo se non l'avete ancora fatto! Lo trovate in 'Nove Racconti' di Salinger.

domenica 6 aprile 2008

Tentiamo una visione più ampia?


Lasciandosi all'immagine. Suggellando una condivisione che è un bisogno a volte. Rincorrendo la solita mancanza. Con la casualità che mi aiuta e la volontà, che spero sia raccolta e fatta propria, di far diventare questo spazio un crogiolo di idee e argomenti più disparati, propongo uno stralcio, si potrebbe quasi dire un lembo, del tessuto filmico di uno dei Film di Bergman che più amo, Persona. In realtà questa proposta è evidentemente collegata a quelli che sono stati indicati come temi del blog: il cinema, la letteratura, la fotografia, ecc. ; ma il mio suggerimento, di cui la proposta è solo un pretesto, è di aprire all'interdisciplinarità (certo non a scopo didattico o comunque non direttamente), intendo più propriamente sviluppare discussioni sugli argomenti più disparati cercando e illuminando gli spazi comuni o una visione più ampia, come essi in realtà si influenzano e sono strettamente annodati in un gomitolo culturale e non solo. E' un idea che era già presente nel sottobosco delle intenzioni del blog, ma si è fatta strada con più lucidità parlando con un amico di un teorema dell'economia (Teorema di Coase) e delle sue applicazioni e influenze. Credo sia un'ottima idea quindi, cercare di aprire all'economia, alla sociologia, all'antropologia, psicologia, alla scienza, matematica, filosofia ecc. quando queste si trovano ad interagire e a discutere strettamente di ciò che viviamo o pensiamo. Senza oscurare la particolarità personale o della nostra formazione, ma mettendola in gioco. Usandosi come veicoli, privi anche del timore citazionistico o accademico. Proponendo autori, saggi, teoremi appunto, tentando un approccio divulgativo, cioè semplificando perché tutti possano intervenire, anche se non sarà sempre possibile. Certo sono consapevole della difficoltà e della presunzione della proposta, ma in effetti è quello che forse è già successo nel post sulla politica che si è aperto a una discussione su diverse posizioni, che rimandano forse a diverse formazioni, oltre che opinioni. Voi cosa ne pensate?

giovedì 3 aprile 2008


Queste sono due foto che mi hanno pubblicato nel concorso "Senza posa" indetto dall'Università di Bologna...questo è il link se vi interessasse....

mercoledì 2 aprile 2008

Sfogo politico (mai stato così idealista)

Si sta avvicinando il giorno in cui molti di noi, a quanto pare soffrendo, andranno a votare. Oppure, soffrendo molto meno, ma comunque non proprio gioendo della propria posizione, resteranno a casa. Forse tra noi c'è anche chi se ne andrà al mare, in tal caso non parlerei di sofferenza, ma di sanità mentale, e per chi ci andrà dopo aver votato, di effetto taumaturgico (io sarò tra questi, spero). Sempre che non siate convinti che ancora per pochi decenni si potrà fare il bagno in un mare legittimato a chiamarsi così, vista la cura con cui trattiamo le nostre coste, continuando a votare per un modello politico che riconferma, perché vi si fonda, il malcostume italiano. Per chi non avesse ben chiaro cosa intendo per "malcostume", pensare ad esempio alle immagini viste spesso in Report. E' comprensibilissimo il sentimento dilagante che avverto di scoramento, per essere forbito. Io da parte mia, trasgredendo a tutte le regole in questo campo che vietano di ammettere il proprio voto, promuovendomi a perfetto oggetto di analisi per statistiche e exitpol, affermo che voterò Veltroni. E ammetto anche che lo farò tentando disperatamente di essere il più inconsapevole possibile, non che non lo sia già abbastanza ma ho fatto l'errore di guardare qualche tribuna politica, non lo ripeterò.
Tralasciando la mia imbecillità politica del periodo, dovuta credo più che altro all'annebbiamento del terrore che sale all'idea di altri 5anni della chioma più in forma del popolo delle banalità, mi metto a sperare che fuori dalla mia scarsa esperienza e dalla conoscenza diretta di alcuni non entusiasmanti ambiti politici con persone annesse, ci sia qualcuno, gruppi, persone, idee, che da vaghissime parole come "innovazione", "novità politica", "spinta a cambiare", sappiano far emergere le proprie ragioni e coltivare risposte che partono da una analisi lucida della realtà nazionale e internazionale conformandosi all'unica prospettiva possibile, quella che è effettivamente una prospettiva, cioè qualcosa che si staglia in un orizzonte a venire: la "volontà etica a migliorare" e il "senso critico da perseguire".
Il video, che è un discorso molto famoso di Bob Kennedy sul PIL e che anche se nella forma e forse anche nelle intenzioni è propaganda elettorale, fa da esempio a ciò che intendo e lo esplica in politica e mostra al di là dei confini di una nazione(per chi pensa che l'America siano solo bombe intelligenti, c'è stata anche qualche altra cosa di intelligente... e ve lo dice uno che non la ama molto), quanto le idee e le persone fanno il gioco, idee e persone che spero soffino sulle vele del partito democratico, se è possibile cambiare in questo paese, con l'eccezionale lucidità e senso umano di cui c'è bisogno.